DIMENSIONE ANIMA

Quasi quasi mi faccio mussulmano
Papa Bergoglio, tu sei pio e buono,
ed io sono antipatico e cattivo,
ma mi stai dissacrando il Paradiso;
non è un luogo da favola, tu dici,
né un fantastico incantevole giardino.
E’ solo poca cosa.
Ma vuoi mettere
la splendida magnifica promessa
dei nostri concorrenti mussulmani
di un Eden di delizie, con l’aggiunta
di settantadue Vergini?
Ma allora
quasi quasi mi faccio maomettano…
Prima o poi ci darai il comunicato
che tu hai recentemente constatato
che il Dio ch’esiste è il loro, e non il nostro.
Papa Bergoglio,
ma tu, sei cristiano?
9 novembre 2017

L’anima a nudo

La verità che si sa è un enigma,
la sviscero – o tento di farlo -,
poco è il tempo per mettermi a rapporto,
ci vuole tatto e genio.
Però a volte,
di sera, nell’ora che si dedica a sé stessi,
cerco di appartenermi interrogandomi
tra le pieghe dell’Io, e mi confesso,
messa a nudo l’anima,
e m’ assolvo
con un paio di Pater, Ave e Gloria.
È un pellegrinaggio doveroso
nello spirito dell’Io, un’incursione
oltre i confini della conoscenza,
un anticipo di morte.
Ma incruento,
come ci si confessasse tra amici.

Amo le cose che non sono

Non amo che le cose che non sono
e che non possono esistere, son cose
che vivono la loro inesistenza
tranquillamente, e noi non le vediamo,
esistono pazienti in muta attesa
d’esistere pure loro. E intanto stanno
placide e invisibili tra noi,
senza dirci né chiederci mai nulla,
col semplice stupore delle cose
che sanno di inesistere, e sorridono
coi sorrisi invisibili delle cose
che tentano di dirci qualche cosa,
chissà, che pure noi non esistiamo,
forse, né più né meno come loro,
che si è pure noi cose che non sono.
9 novembre 2017

Io o non io

Io non so se io sia io o un altro,
un altro dentro me in cui convivo,
un mio altro io di carne, ossa, sangue,
o un io anima, etereo, un io eterno,
da percorrere di dentro in un arcano
peregrinare quotidiano fino a sera.

Un incantevole fascino del niente
il mio in me celato, il mio di dentro?
Io che parlo, che grido, piango e rido,
o io la voce, il grido, il pianto, il riso,
io l’effetto e non io la causa ?

Nulla di me saprò, nulla di nulla,
un’ombra che insegue la sua ombra
cercando il sole, e non si sa che sia il sole.

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